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: Pubblicazioni ; Applicazione D.Lgs
231/2001 |
Pubblicato da : Avv. Sabrina Rondinelli
Data ; 05 / 01 / 2010
L'applicazione del D.Lgs
231 del 2001alle Società di Calcio Professionistiche
Introduzione;
Nel presente articolo si trattano le possibili implicazioni
del decreto legislativo 231 del 2001 sulle società di calcio
professionistiche, con particolare riferimento al codice etico
comportamentale e al modello organizzativo previsti dalla
normativa. Pur essendo stato emesso da ormai sette anni, la
sua applicazione rappresenta ancora una novità,soprattutto
nei settori come il calcio professionistico in cui le società
sono dotate di organici e risorse non sempre strutturate,
presentano processi e procedure con uno scarso livello di
standardizzazione ed adottano comportamenti non sempre trasparenti
nei confronti degli stakeholders esterni. "Deferite per falso
in bilancio legato alla compravendita di giocatori. Pur prosciolte
il 31 Gennaio nel processo penale perché il fatto non costituisce
reato, Inter e Milan restano nel mirino della giustizia sportiva,
che ha tirato le conclusioni dell'indagine sul cosiddetto
doping amministrativo. L'accusa è di violazione della lealtà
e correttezza sportiva ed ora i due club rischiano un'ammenda".
In particolare, la procura milanese aveva contestato Alle
due società di aver esposto in bilancio un valore degli atleti
sovradimensionato per ottenere delle plusvalenze e rendere
i bilanci positivi, con l'intenzione di ingannare i soci e
il pubblico e al fine di conseguire l'ingiusto profitto evitando
di evidenziare perdite che avrebbero comportato l'obbligo
di ripianare e /o ridurre il capitale sociale entro il successivo
esercizio, nonché al fine di evitare di presentare alla Commissione
di vigilanza sulle società di calcio ( di qui in poi Covisoc)
l'esatta situazione patrimoniale ai fini delle verifiche propedeutiche
all'ammissione dei campionati di calcio 2004-2005 e 2005-2006
e di rientrare finanziariamente dai parametri richiesti dalla
Figc (Federazione Giuoco Calcio) per la regolare iscrizione
al campionato di calcio 2005-2006. Indipendentemente da come
si concluderà la vicenda, che ora è nelle mani del Superprocuratore
federale, occorre sottolineare proprio il fatto che insieme
alle persone fisiche (4 dirigenti nerazzurri ed 1 rossonero)
sono state indagate anche le due società sportive, intese
come persone giuridiche, in base al decreto legislativo 231
del 2001 sulla responsabilità amministrativa delle società,
che può comportare pesanti sanzioni pecuniarie o addirittura
per i reati piu gravi all'interdizione dall'attività. Questi
sono alcuni tra gli ultimi e più noti esempi dell'applicazione
del d.lgs.231 del 2001 che istituisce nel nostro Paese la
responsabilità amministrativa a carico di società, enti e
associazioni anche prive di personalità giuridica:la responsabilità
è imputabile all'ente, nel caso in cui sia stato realizzato
(o tentato) nel suo interesse o vantaggio un reato ad opera
di un soggetto apicale, ovvero di un suo sottoposto, o anche
quando l'autore del reato non sia stato identificato o non
sia imputabile.
La Responsabilità Amministrativa ;
L'introduzione della responsabilità amministrativa delle persone
giuridiche rappresenta una delle più significative riforme
che,in attuazione degli impegni assunti a livello comunitario
ed internazionale, hanno recentemente interessato l'ordinamento
italiano.Il D.lgs dell'8 giugno 2001 n.231, in attuazione
della delega conferita con la legge 300 del 29 settembre 2000,
infatti, si inserisce nell'ambito dell'ampio movimento di
lotta alla corruzione internazionale che ha imposto agli Stati
aderenti l'assunzione di omogenei mezzi di repressione e prevenzione
della criminalità che coinvolge l'economia e la finanza. La
norma prevede un esteso ambito di reati contro la Pubblica
Amministrazione (corruzione, concussione, mal versione, truffa,
frode informatica etc..) e societari (falso in bilancio, illegale
ripartizione di utili, false comunicazioni sociali, aggiotaggio,
etc..), a cui sono stati recentemente aggiunti i delitti aventi
finalità di terrorismo e di eversione dell'ordine democratico,
i delitti e illeciti finanziari introdotti nel regolamento
dei mercati nel quadro della revisione della normativa finanziaria
e i reati riguardanti la sicurezza sul posto di lavoro. Il
D.lgs 231/01 introduce dunque di fatto, il principio di presunzione
di colpa organizzativa:non solo è coinvolta la persona fisica
che ha commesso materialmente il reato,ma, come nel caso dei
due club milanesi e di altre società di Serie A, anche l'ente
dove la persona fisica svolge la propria attività lavorativa
con una posizione apicale o ad essa subordinata.La presunzione
di colpa è riconducibile al fatto che l'ente non si sia dotato
di un idoneo assetto organizzativo in grado di prevenire le
condotte delittuose. Le sanzioni previste (art.9), si riconducono
principalmente a due categorie:pecuniarie, commisurate alla
gravità dell'illecito e alle condizioni economiche dell'Ente.Vanno
da un minimo di euro 25.822,84 ad un massimo di euro.1549.370,69;
-interdittive, come ad esempio la sospensione o revoca di
autorizzazioni, licenze e concessioni funzionali alla commissione
dell'Illecito, il divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione,
l'esclusione da agevolazioni, finanziamenti,contributi e sussidi
con revoca di quelli già concessi, l'interdizione dall'esercizio
di attività. Tra le principali motivazioni che portano le
società ad adottare il modello 231 (è da evidenziare che l'adozione
del modello è facoltativa), sono da considerare sicuramente
le seguenti: -la previsione di una rilevante condizione esimente
che è rappresentata dall'adozione ed efficace attuazione di
modelli di organizzazione, gestione e controllo idonei a prevenire
la realizzazione degli illeciti considerati, che al limite
è realizzabile anche post factum per beneficiare della prevista
riduzione della pena; -i requisiti di accountability, trasparenza
e responsabilità sociale (corporate social responsabilità)
che oramai tutte le società dovrebbero rispettare per soddisfare
al meglio i fabbisogni di trasparenza, comportamento etico,
informazione e comunicazione nei confronti dei propri stakeholders;
-i requisiti di efficienza ed efficacia organizzativa che
implicano una buona organizzazione basata si chiarezza di
ruoli, responsabilità definite, procedure e giusta formalizzazione.
Vale la pena ricordare, poi, che in letteratura si dibatte
oramai da tempo sull'obbligatorietà del modello, e che per
alcuni segmenti della Borsa di Milano come lo Star, l'adozione
è addirittura obbligatoria ex lege per la quotazione dal 31
marzo 2008.
[ Continua
a pagina 2 ] |
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